Le campane della Concattedrale di Cortona (AR)

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Cortona (AR), Concattedrale di Santa Maria Assunta
8 campane (Solb4 1589; Fa4 1619; Reb4 1699; Do4 Capanni 2011; Sib3 Rascetti 1600; Lab3 Giovanni Paolo Conti Mariani 1536; Solb3 Giovanni Battista Donati 1734; Mib3 Terzo ed Emilio Rafanelli 1896)

Rintocchi delle singole campane e plenum discendente

La chiesa di Santa Maria Assunta fu edificata sui resti di un tempio pagano tra il V e il VI secolo e acquistò dignità plebana a partire dall’XI secolo, come riportato in alcuni documenti risalenti al 1068. Il 19 giugno 1325 papa Giovanni XXII promosse Cortona sede vescovile con la bolla Vigilis speculatoris, in segno di riconoscenza ai cortonesi guelfi che si erano contrapposti agli aretini ghibellini, il cui vescovo era stato scomunicato. La diocesi comprendeva dieci pievi, acquisite dalle diocesi di Arezzo, Città di Castello e Chiusi. Il primo vescovo Raniero Ubertini, già arciprete della cattedrale di Arezzo, scampò nel 1331 a una congiura ordita dai ghibellini e decise di risiedere all'interno delle mura della città, scegliendo quale residenza vescovile i locali annessi alla pieve di Santa Maria Assunta. La pieve era stata nel frattempo restaurata più volte tra il XII e il XIII secolo, come testimoniato dai resti conservati alla base della facciata attuale. L’intervento principale si deve all'architetto Nicola Pisano, che mise mano alla struttura nel 1262. Nella seconda metà del Quattrocento l'interno fu interamente rifatto seguendo i nuovi canoni dell’architettura rinascimentale, adeguamento che faceva presagire la sua imminente promozione a cattedrale della diocesi. Il restauro fu portato avanti dai seguaci di Giuliano da Sangallo, che nella seconda metà del XV secolo inglobarono l’antica pieve romanica all’interno della nuova struttura, demolendo l’antica abside per prolungare la chiesa verso oriente. Tra il 1481 e il 1507 la chiesa passò dal romanico, richiamato dalla facciata asimmetrica, al rinascimentale puro con un interno a tre navate. La pieve di Santa Maria Assunta divenne cattedrale di Cortona nel 1507 per volere di papa Giulio II, che fece trasferire il titolo dalla chiesa extraurbana di San Vincenzo. La chiesa fu solennemente consacrata nel 1508, dando il via all’opera di abbellimento degli interni. Il nuovo monumentale campanile fu innalzato nel 1564 su progetto di Francesco Laparelli, che su consiglio di Giorgio Vasari andò a sostituire l’antica torre romanica pericolante, della quale si è conservata unicamente la campana datata 1536. Nei secoli successivi le otto finestre della cella campanaria furono riempite con altrettante campane, fuse in periodi storici differenti per via del rifacimento progressivo di quelle crepate. Le otto campane, a partire dalla più piccola, riportano le seguenti date di fusione: 1589, 1619, 1699, 2011, 1600, 1536, 1734, 1896. Nel 1986 la chiesa divenne concattedrale della nuova diocesi nata dall’unione dei territori di Arezzo, Cortona e Sansepolcro. La facciata testimonia le diverse epoche di costruzione, conservando resti del XII secolo sopravvissuti al rifacimento di metà Quattrocento, avviato dopo il rialzo del terreno dovuto al lastricamento della piazza antistante. L’interno della chiesa conserva un ricchissimo patrimonio artistico, a partire dalla Madonna del Pianto in terracotta dipinta del XIV secolo e dalla Natività del celebre Pietro da Cortona, cui si aggiunge la commovente Madonna della Cintola, realizzata da Francesco Morandini detto il Poppi. L’interno rinascimentale fu restaurato all’inizio del Settecento, quando venne sostituita la volta a botte della navata centrale. I numerosi altari laterali risalgono al Seicento e ospitano diverse opere provenienti da chiese cortonesi soppresse. Il pulpito ligneo fu intagliato nel 1524 da Michelangelo Leggi, detto il Mezzanotte. La cantoria della navata destra ospita un pregevole organo a canne, costruito nel 1840 da Antonio Ducci utilizzando parte del materiale fonico cinquecentesco. La cappella maggiore è dominata dal magnifico altare maggiore in marmi e pietre dure, realizzato da Francesco Mazzuoli nel 1664, che protegge il coro ligneo retrostante di fine Seicento. Le pareti del coro sono adornate da quadri di notevole pregio, provenienti dalla bottega del Signorelli. Nel museo diocesano sono esposte alcune opere provenienti dal duomo di Cortona, tra cui l’eccezionale parato donato nel 1526 dalla famiglia Passerini, il prezioso reliquiario regalato da Jacopo Vagnucci nel 1458 e due bellissime tele della Maestà, opera di Pietro Lorenzetti anteriore al 1320, e dell'Assunzione della Vergine, realizzata nel 1520 da Luca Signorelli.

Un ringraziamento all'arciprete can. Giovanni e ai fratelli Gallorini.

0:00 Intro
2:36 Rintocchi
4:16 Plenum

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Catégories
Cours de Basse
Mots-clés
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